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Amherd: “L’esercito riesce a pagare le fatture”

La responsabile del Dipartimento federale della difesa prende posizione sulla situazione finanziaria delle forze armate

  • 6 febbraio, 21:57
  • 7 febbraio, 08:42
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Cosa succede al Dipartimento della difesa?

Telegiornale 06.02.2024, 20:00

Di: TG/ATS/RSI Info 

L’esercito riesce a pagare le fatture. Parola della consigliera federale Viola Amherd - a capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) - che dall’Estonia, dove si trova in visita ufficiale, ha smentito le recenti rivelazioni giornalistiche sui problemi di liquidità delle forze armate. Ha fatto sapere che “non siamo di fronte a una situazione finanziaria straordinaria”.

Nel 1990 la Confederazione spendeva ancora l’1,34% del Prodotto interno lordo (PIL) per l’esercito. Una quota che nei decenni a seguire è poi stata dimezzata, scendendo per diversi anni sotto lo 0,7%. La situazione è poi cambiata dal 2020, con la necessità di sostituzione di diversi sistemi militari: un aumento delle spese è dunque diventato inevitabile. E l’aumento del budget è iniziato già nel 2021, poi accelerato con la guerra in Ucraina: l’obiettivo approvato dalle Camere era di raggiungere l’1% del PIL entro il 2030.

L’esercito si era basata su questa decisione per pianificare gli acquisti. Nel 2023 è però arrivata una brusca frenata: già a inizio anno, la ministra delle finanze aveva affermato la necessità di risparmiare in ogni ambito. E così, durante la discussione sul Preventivo 2024 il Parlamento ha bocciato la crescita all’1% del PIL entro il 2030, dilatandola di cinque anni.

Le conseguenze di liquidità, sono pesanti. Mancano 1,4 miliardi di franchi. Ma anche le prospettive future, ha affermato il capo dell’esercito Thomas Süssli, non promettono nulla di buono. Con la nuova decisione, l’esercito riceverà 11,7 miliardi in meno rispetto al budget 2023.

Le domande aperte

Sul fronte politico restano aperte diverse domande: quanto sapeva il Parlamento? Quanto sapevano i colleghi di Governo? E perché inizialmente ha parlato soltanto Süssli? Molti parlamentari affermano di non essere stati informati, soprattutto sull’entità dei problemi. La consigliera federale Karin Keller-Sutter sostiene di essere venuta a conoscenza della questione dalla stampa, mentre Amherd risponde che non c’era motivo di informare l’intero governo. Si tratta di una situazione confusa, molti puntano il dito proprio contro Viola Amherd: diversi politici l’accusano di avere, non per la prima volta, un problema di comunicazione e di non essere del tutto trasparente. E in molti si chiedono come mai abbia aspettato cinque giorni prima di prendere posizione sulla questione.

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Il commento del corrispondente a Berna Nicola Zala

Telegiornale 06.02.2024, 20:00

La visita ufficiale in Estonia

Al secondo giorno di visita in Estonia, la presidente della Confederazione ha incontrato l’omologo Alar KAris. Al centro dei colloqui le reazioni bilaterali, quelle della Svizzera con l’UE e la guerra in Ucraina. “La discussione sulla guerra in Ucraina è stata interessante”, ha detto la consigliera federale. Nell’incontro è stato affrontata anche la questione della conferenza ad alto livello sul conflitto che la Svizzera sta organizzando. Un vertice, ha assicurato, sostenuto dall’Estonia.

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