L'Esercito indiano ha effettuato mercoledì con successo il primo test del suo missile balistico intercontinentale Agni 5, in grado di trasportare testate atomiche e di raggiungere tutti i Paesi asiatici, ma anche alcune aree dell'Africa e dell'Europa: lo annuncia, in un comunicato, il ministero alla Difesa.
Il lancio, partito dall'isola APJ Abdul Kalam, al largo delle coste dell'Odisha, è in linea con la strategia della "credible minimum deterrence", strategia indiana che si basa sull'impegno al 'No First Use' degli armamenti nucleari.
Il nuovo missile è spinto da tre motori a razzo, può portare un carico fino a 1,5 tonnellate ed è in grado di raggiungere obiettivi a 5'000 chilometri di distanza con un alto grado di precisione.
L'India diventa l'ottavo Paese al mondo a dotarsi di uno strumento balistico intercontinentale, dopo Regno Unito, USA, Russia, Cina, Francia, Israele e Corea del Nord.
La Cina ha tentato di fermare il test a settembre, citando la risoluzione 1172 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede all'India e al Pakistan di fermare i test nucleari e di mettere fine allo sviluppo di missili balistici capaci di trasportare armamenti nucleari.
Intanto cresce la preoccupazione mondiale riguardo i test missilistici. Il generale Mark Milley, capo di stato maggiore delle forze armate statunitensi, infatti, ha confermato mercoledì il lancio da parte della Cina di un missile ipersonico lo scorso mese di agosto.