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Trump: “Nessun Paese è ‘salvo’ quando si parla di dazi”

Nuova benzina sul fuoco, mentre il segretario al commercio Lutnick afferma che le esenzioni tariffarie sui dispositivi elettronici sono temporanee

  • 13 aprile, 22:49
  • Ieri, 08:45
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Il presidente degli Stati Uniti è tornato a parlare di dazi.

  • Keystone
Di: ATS/Reuters/AFP/Spi 

Nessun Paese è “salvo” quando si tratta di dazi, ha avvertito domenica Donald Trump, dopo aver annunciato la scorsa settimana una “pausa” nelle sue sanzioni commerciali contro tutti i Paesi del mondo, ad eccezione della Cina. “Nessuno è fuori dai guai quando si tratta dello squilibrio commerciale e delle barriere non tariffarie che gli altri Paesi usano contro di noi, soprattutto non la Cina, che ci tratta nel modo peggiore”, ha scritto in un post sul suo social network Truth.

Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, il cui stato psico-fisico è stato certificato “eccellente” dal medico della Casa Bianca, sono seguite a quelle del segretario al commercio americano Howard Lutnick, secondo cui i dazi sui semiconduttori arriveranno “in un mese o due”. “Non possiamo fare affidamento sulla Cina per le cose fondamentali di cui abbiamo bisogno: i nostri medicinali e i nostri semiconduttori devono essere prodotti in America”, ha detto Lutnick in un’intervista a ABC.

I dispositivi elettronici - ha spiegato Lutnick - saranno esaminati nell’ambito di un’indagine del governo sui semiconduttori, che potrebbe tradursi in nuove tariffe. “Quello che stiamo dicendo è che sono esentati dai dazi reciproci ma possono essere inclusi in quelli per i semiconduttori”, ha aggiunto.

Un concetto, rilanciato dallo stesso Trump, che nel suo post ha affermato che “venerdì non è stata annunciata alcuna ‘eccezione’ tariffaria. Questi prodotti sono soggetti all’attuale dazio del 20% sul Fentanyl, e si stanno solo spostando in un altro ‘contenitore’ tariffario”.  

Trump si prepara a chiedere al Dipartimento del Commercio di lanciare un’indagine che potrebbe tradursi proprio in nuovi dazi per i semiconduttori per motivi di sicurezza nazionale. Lo riporta Politico, sottolineando che il presidente punta a ricorrere alla “Sezione 232” del Trade Act del 1962, che consente di limitare le importazioni ritenute una minaccia per la sicurezza. L’indagine rischia di far salire la tensione fra gli Stati Uniti e l’Asia, da dove gli USA importano la maggior parte dei loro microchip.

L’esenzione dai dazi reciproci su smartphone e pc era stata accolta positivamente in quanto proteggeva Apple e Nvidia, due dei colossi della Silicon Valley cari a Wall Street. Ma trattandosi di una tregua solo temporanea la paura torna a salire e lunedì riaprono i mercati.

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Trump esenta dai nuovi dazi smartphone e computer

Telegiornale 12.04.2025, 20:00

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