Il Congresso dei deputati spagnolo ha approvato giovedì il progetto di legge sull’amnistia per gli indipendentisti catalani con 178 voti a favore e 172 voti contrari, nessuna astensione. Il testo passerà ora all’esame del Senato per l’assenso definitivo.
A favore hanno votato i socialisti del PSOE, Sumar, i nazionalisti baschi del PNV e Bildu, quelli catalani di ERC e Junts per Catalunya, quindi tutte le formazioni su cui posa il Governo di Pedro Sanchez. Contrari PP, Vox e UPN.
Il progetto di legge di amnistia rientrava tra le condizioni necessarie poste dagli indipendentisti per appoggiare il terzo Esecutivo di Sanchez, leader del PSOE.
L’approvazione della normativa chiuderebbe i procedimenti giudiziari contro centinaia di politici e attivisti accusati di essere coinvolti nell’organizzazione di un referendum per l’autodeterminazione della Catalogna e aprirebbe la strada al rientro in Spagna dell’ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, rifugiatosi in Belgio dopo il referendum del 1° ottobre 2017 e la dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Regione.
“L’amnistia risponde a un obiettivo, che non è quello di voltare pagina o di porre fine a qualcosa, ma di superare una fase erronea di repressione giudiziaria e di polizia contro un movimento politico, e far tornare alla politica la gestione di un conflitto di natura politica”, ha scritto Puigdemont a pochi minuti dall’approvazione del provvedimento.
Notiziario delle 15:00 del 14.03.2024
Notiziario 14.03.2024, 15:30
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