La futura proposta di legge di amnistia negoziata fra il PSOE (il partito socialista spagnolo) e il partito indipendentista catalano Junts per l’investitura a premier di Pedro Sanchez, comporterà l’annullamento della “responsabilità penale, amministrativa e contabile” di tutti coloro che hanno commesso reati collegati al processo indipendentista in Catalogna nel decennio fra il 1° gennaio 2012 e il 13 novembre 2023. Lo anticipa oggi (lunedì) El Pais citando fonti che hanno partecipato ai negoziati fra le formazioni che appoggeranno l’investitura.
Secondo stime delle medesime fonti, l’amnistia andrà a beneficio complessivamente di oltre 300 persone implicate a tutti i livelli nei reati collegati al “processo” separatista culminato nel referendum unilaterale del 1° ottobre 2017 e 73 agenti di polizia imputati in processi per la repressione violenta della consultazione, che a loro volta potranno beneficiare della legge.
Una Spagna spaccata
Modem 13.11.2023, 08:30
La presidente del Parlamento, Francina Armengol, ha detto oggi a Madrid che la conferma di Sanchez alla guida del Governo dovrebbe arrivare già giovedì, nonostante l’amnistia sia stata contestata dall’opposizione e da manifestazioni di piazza. Grazie ad essa, la scorsa settimana il leader della sinistra si era assicurato di poter disporre di una maggioranza fra i 350 deputati. Prima di lui, il leader conservatore Alberto Nuñez Feijoo non era riuscito invece a raggiungere il medesimo obiettivo benché il suo Partito popolare fosse risultato il più votato nelle legislative di quattro mesi fa.