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Arriva Vance e la Groenlandia vara un governo anti-Trump

Il presidente degli USA torna a parlare di controllo dell’isola per “la pace nel mondo” - Ma “l’uso della forza non sarà necessario”, afferma il suo vice dalla base militare spaziale artica

  • 28 marzo, 20:13
  • 28 marzo, 23:05
Il vice di Trump, JD Vance, ha negato l'uso della forza.jpg

Il vice di Trump, JD Vance, ha negato l'uso della forza

  • Keystone
Di: ATS/Spi 

Gli Stati Uniti devono prendere il controllo della Groenlandia per “la pace nel mondo”, ha detto venerdì il presidente Donald Trump. Ma “l’uso della forza non sarà necessario”, gli ha fatto eco il suo vice, JD Vance, parlando dalla base militare USA di Pituffik, nel nord ovest dell’isola artica, dove è giunto nel tardo pomeriggio accompagnato dalla moglie.

Messo piede sul territorio autonomo danese Vance ha lanciato anche una stoccata alle autorità di Copenaghen. La Danimarca, ha detto, “non ha fatto un buon lavoro” per la sicurezza internazionale. “Avete sottoinvestito nella popolazione della Groenlandia e nella sicurezza di questa incredibile, bellissima terra abitata da persone incredibili. Questo deve cambiare”. Il vice di Trump ha aggiunto che non ci sono “piani immediati” per espandere la presenza militare degli USA nell’isola, ma “pensiamo che i groenlandesi sceglieranno” di essere parte degli Stati Uniti.

La visita alla Base spaziale di Pituffik.jpg

Per ora la risposta è gelida. Nel giorno della controversa visita, la Groenlandia replica a modo suo varando il nuovo governo di coalizione in chiave anti-Trump. In base all’accordo firmato oggi sarà guidato dal moderato Jens-Frederik Nielsen, leader di Demokraatit, emerso come il partito più grande triplicando la sua rappresentanza a 10 seggi nelle elezioni dell’11 marzo. Nielsen aveva esortato gli altri partiti a mettere da parte i disaccordi e a formare rapidamente un ampio governo di coalizione per mostrare unità di fronte alla minacciosa campagna del presidente americano per annettere il territorio semiautonomo danese.

Il suo appello è stato raccolto da quattro su cinque partiti, che controlleranno il 75% dei seggi, ossia 23 sui 31 dell’Inatsisartut, il Parlamento unicamerale locale. L’unico a restare fuori sarà il partito Naleraq, i sovranisti più vicini agli Stati Uniti, sostenitori di un referendum indipendentista immediato.

Il nuovo governo ha incassato subito le congratulazioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che non ha rinunciato a una velata stoccata verso Washington: “Vi meritate partner che vi rispettino e vi trattino da pari a pari. E l’Unione europea è orgogliosa di essere un partner di questo tipo”, ha scritto su X.

01:29

JD Vance in Groenlandia

Telegiornale 28.03.2025, 20:00

01:47

Il commento di Max Herber

Telegiornale 28.03.2025, 20:00

03:20

RG 12.30 del 24.03.2025 - Il punto di vista di un abitante di un’isola remota groenlandese nell’intervista di Sofia Stroppini

RSI Info 24.03.2025, 13:08

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