I caccia moderni per i piloti di Kiev sono una realtà dopo quasi due anni di promesse e apprensione. Il primo lotto di jet F-16, atteso da tempo, è infatti arrivato in Ucraina, come hanno dichiarato mercoledì il ministro degli Esteri della Lituania e un funzionario degli Stati Uniti.
Gli F-16, costruiti da Lockheed Martin, sono stati a lungo sulla lista dei desideri dell’Ucraina per la loro potenza distruttiva e la loro disponibilità a livello mondiale. Il caccia è dotato di un cannone da 20 mm e può trasportare bombe, razzi e missili e può confrontarsi a pari standard con gran parte dei velivoli del Cremlino - cosa impossibile per gli ormai obsoleti MiG-29 o Sukhoi Su-24 e Su-27, veri residuati di epoca sovietica con cui gli avieri ucraini hanno fatto miracoli dal 24 febbraio 2022 (e anche prima), contro prodotti moderni come i MiG-31K e MiG-35 o i Sukhoi Su-34 e Su-57.
“F-16 in Ucraina. Un’altra cosa impossibile si è rivelata totalmente possibile”, ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis sui social media. Un funzionario statunitense, parlando a condizione di anonimato, ha detto che la consegna è stata completata e l’aeronautica militare ucraina non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento della Reuters.
La Danimarca si è impegnata a donare 19 jet in totale, mentre i Paesi Bassi hanno promesso di consegnare 24 aerei. Entrambi i Paesi sono stati promotori di una coalizione internazionale per rifornire l’Ucraina di F-16. Anche la Norvegia ha dichiarato che donerà all’Ucraina sei jet da combattimento F-16.
I piloti e il personale di terra sono stati addestrati per mesi dai partner occidentali dell’Ucraina. L’esercito ucraino ha dovuto fare affidamento su una flotta relativamente piccola di jet dell’era sovietica mentre lottava per contenere l’invasione su larga scala della Russia del febbraio 2022.
I funzionari ucraini considerano l’integrazione dell’F-16 come un aggiornamento vitale per la propria aeronautica militare. Il caccia multiruolo statunitense offre all’Ucraina anche un’evidente iniezione di fiducia in tempi davvero difficili. Complessivamente, entro i prossimi due anni gli ucraini dovrebbero poter contare su un’ottantina di intercettori promessi dai Paesi NATO. Oltre a Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia, figura pure il Belgio.
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Notiziario 01.08.2024, 07:00
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