Martedì mattina, su ordine della procura di Monaco di Baviera, si sono svolte perquisizioni nelle strutture tedesche di Audi, nell'ambito dell'inchiesta sul Dieselgate. I controlli sono avvenuti nella sede di Ingolstadt e della fabbrica di Neckarsulm, nel Baden-Wuerttenberg.
La prestigiosa marca dei quattro anelli è sospettata d’aver manipolato le emissioni di 210'000 vetture a gasolio da lei prodotte. Gli inquirenti si sono interessati soprattutto a un software che, secondo le autorità, è servito "a manipolare le esalazioni inquinanti dei propulsori diesel V6 di 3,0 litri per il mercato europeo”.
La giustizia tedesca sta indagando su possibili frodi e pubblicità ingannevoli riguardanti decine di migliaia di vetture messe in circolazione dal 2009 negli Stati Uniti e in Europa. La procura di Monaco aveva già perquisito locali in alcune sedi dell'Audi già a marzo 2017, mentre a gennaio i poliziotti avevano perlustrato sei appartamenti privati di “salariati o ex salariati” della marca premium del Gruppo VW.
ATS/AP/Reuters/EnCa