In Austria da oggi (lunedì) le persone non vaccinate sono in lockdown, una prima in Europa. La decisione tocca circa il 35% degli austriaci sopra i 12 anni. Le persone interessate - praticamente 2 milioni - potranno uscire di casa solo per motivi validi e urgenti: ovvero per andare al lavoro, dal medico o per fare acquisti essenziali. Verranno effettuati controlli casuali e sono previste multe per chi sgarra fino a 1'450 euro (1'530 franchi), multe che, per gli esercenti, arrivano fino a 3'600 euro. Un confinamento definito necessario in una situazione pandemica ritenuta grave (sabato i nuovi casi positivi erano più di 13'000, un livello mai toccato in precedenza, ieri erano più di 11'500).
Austria, sì alle restrizioni ma pesanti le critiche al governo
Telegiornale 15.11.2021, 21:00
Dalle limitazioni sono esclusi bambini sotto i 12 anni, donne incinte e coloro che non possono vaccinarsi. Sono esentati anche gli alunni che partecipano allo screening di massa nelle scuole. Chi riceve la prima dose entro il 6 dicembre ed è in possesso di un tampone PCR negativo per 48 ore 'esce' dal lockdown. Per la movida a Vienna non basta più solo essere vaccinati, ma serve anche un test PCR.
Il Governo è diviso su ulteriori provvedimenti per frenare la quarta ondata di coronavirus in Austria, che ha attualmente un'incidenza di 848. Il coprifuoco anche per i vaccinati proposto dal ministro della Salute Wolfgang Mueckstein è stato, almeno per il momento, bocciato dal cancelliere Alexander Schallenberg.
Intanto, per varare la misura in vigore da oggi, Schallenberg, ha dovuto spezzare le resistenze di alcuni governatori regionali e incassare le dure reazioni dell'opposizione. Particolarmente critica la destra populista. E domenica sera è andata in scena una manifestazione di no-vax davanti alla cancelleria.
Notiziario 06.00 del 15.11.2021 Il servizio di Stefano Grazioli
RSI Info 15.11.2021, 09:52
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Le regole per le piste da sci e le vacanze
Chi vuole trascorrere le vacanze invernali in Austria dovrà fare molta attenzione alla validità del proprio certificato Covid, che oltre Reno non è la stessa della Svizzera. Per scendere sulle piste austriache potrebbe essere necessaria una terza dose del vaccino anti-covid.
Dal 6 dicembre, rivela il sito internet del Blick, la validità del certificato sanitario in Austria verrà portata da 360 a 270 giorni - 9 mesi - dopo la seconda dose. Dal 3 gennaio del prossimo anno, inoltre, il vaccino monodose Janssen (Johnson & Johnson) non sarà più riconosciuto, precisa il Ministero federale degli affari sociali, della salute e della tutela dei consumatori sul suo sito internet.
Va inoltre ricordato che in Austria per poter accedere agli impianti di risalita è necessario essere vaccinati o guariti dal coronavirus. Un test negativo - PCR o rapido - non è sufficiente. In Svizzera, se non ci saranno cambiamenti dell'ultimo minuto, varranno le stesse regole in vigore nei trasporti pubblici: mascherina obbligatoria ma nessun pass richiesto e nessuna limitazione delle capacità delle cabine.