Il 2024 sarà l’anno dei record per l’aviazione civile. A dirlo è la IATA, la maggior organizzazione internazionale del settore aereo, secondo la quale i passeggeri trasportati saranno più di 5 miliardi, stabilendo così un nuovo record superiore anche a quello pre-Covid del 2019.
Nonostante i ripetuti appelli al limitare i voli per ridurre l’inquinamento, la voglia di viaggiare, dopo anni di restrizioni, prende quindi il sopravvento. Il probabile record di passeggeri nel 2024, secondo la IATA, produrrà ricavi vicini ai 1’000 miliardi di dollari e un utile netto di 30,5 miliardi. Una cifra ben superiore a quanto previsto dall’associazione di categoria lo scorso dicembre, quando si parlava di un utile di 25 miliardi e 700 milioni.
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Un record quindi anche per la cifra d’affari, non imputabile solamente alla voglia di viaggiare delle persone: anche il prezzo dei biglietti gioca un ruolo. A causa dell’inflazione, soprattutto causata dall’aumento dei carburanti, in questi ultimi anni i costi per i viaggiatori sono infatti aumentati. Sono però aumentati anche i costi e in media le compagnie riescono ad avere un utile netto per passeggero di 6 dollari, ha sottolineato il direttore della IATA Willie Walsh. A contribuire maggiormente ai profitti saranno gli Stati Uniti, seguiti dall’Europa e dal Medio Oriente.
Buone notizie per le compagnie aeree, che si trovano al contempo di fronte a nuove sfide: dalla scarsità di carburante sostenibile, ai problemi economici cinesi, che condizionano gli spostamenti dei cittadini, senza dimenticare le tensioni geopolitiche - che hanno portato al taglio di molte rotte - e le difficoltà nelle forniture di nuovi apparecchi, che pure riducono l’offerta.