Un comandante ucraino di alto rango ha dichiarato lunedì che le truppe russe stavano usando tattiche di "terra bruciata" nella città di Bakhmut, che è stata messa a ferro e fuoco, distruggendo edifici e postazioni con attacchi aerei e artiglieria. Le forze ucraine resistono da mesi a Bakhmut, una piccola città nella regione orientale di Donetsk, dove i combattimenti più feroci dell'invasione su larga scala di Mosca del 2022 hanno ucciso migliaia di soldati e sono stati soprannominati il "tritacarne".
"Il nemico è passato alle cosiddette tattiche di terra bruciata riprese da quanto già fatto in Siria. Sta distruggendo edifici e postazioni con attacchi aerei e colpi di artiglieria", ha dichiarato il generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine. “Ma la difesa della città di Bakhmut continua".
Syrskyi, che supervisiona l'operazione nell'est del Paese, domenica ha visitato le zone di prima linea dove avvengono i combattimenti più accaniti intorno a Bakhmut, ha dichiarato il Centro media militare di Kiev. "La situazione è difficile ma controllabile", ha dichiarato l’alto ufficiale. L'Ucraina ha anche accusato la Russia di aver usato tattiche di "terra bruciata" la scorsa estate nell'assalto a Sievierodonetsk, una città nella regione orientale di Luhansk. Le forze di Kiev furono costrette a ritirarsi a luglio dopo un assalto russo massiccio.
Membri dello Stato maggiore ucraino hanno inoltre affermato che nella difesa di Bakhmut si starebbe prendendo tempo per costruire e ricostituire le forze per la tanto evocata offensiva di primavera e che si stanno infliggendo enormi perdite alle forze russe che cercano di prenderne il controllo.
Nelle ultime settimane, però, le forze russe hanno guadagnato terreno in varie aree di Bakhmut, minacciando le linee di rifornimento chiave dei difensori di Kiev, e hanno anche fatto progressi all'interno della città. La conquista della città sarebbe il primo grande risultato di Mosca da quando, alcuni mesi fa, ha conquistato le città di Sievierodonetsk, di dimensioni paragonabili, e il vicino insediamento di Lysychansk.
Il generale Syrskyi ha inoltre dichiarato che il Cremlino sta portando forze speciali e unità d'assalto aviotrasportate per sostenere l'attacco alla città, poiché i membri del gruppo paramilitare russo Wagner sono ormai definitivamente "esausti", visto che i “wagneriani” guidano l'assalto a Bakhmut da diversi mesi.
Lunedì a Bakhmut ha fatto capolino pure uno dei leader separatisti filorussi, Denys Pushilin, a capo della regione occupata di Donetsk. Ha pubblicato su Telegram immagini in cui lo si vede in tuta mimetica, davanti a una piazza invasa dai detriti e dalle macerie in un'area centrale della città mineraria nel Donbass.
In merito alla controffensiva ucraina che dovrebbe scattare nelle prossime settimane, Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino e consigliere del Governo di Kiev ha voluto calmare le acque lunedì in un tweet: "La controffensiva si svolge ogni giorno, Non stiamo aspettando date magiche, si agisce con calma, sistematicamente e costantemente, distruggendo gli invasori russi. Il clamore informativo non è un vantaggio per i piani delle forze di difesa ucraine".
Lo Stato Maggiore ucraino ha dichiarato che le forze russe stanno continuando i ripetuti assalti ad altre due città orientali, Mariinka e Avdiivka, che il Cremlino spera di conquistare da mesi.
Un corso per ricostruire l'Ucraina
Telegiornale 09.04.2023, 20:00