L'editore del New York Times, A.G. Sulzberger, ha reso noto di aver chiesto al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di smettere di etichettare i giornalisti come "nemici del popolo", sottolineando che questo atteggiamento potrebbe "portare alla violenza" contro i media.
Il dialogo tra i due è avvenuto durante un incontro alla Casa Bianca che sarebbe dovuto rimanere privato. Trump, però, ha rotto il silenzio con una serie di tweet, come ha fatto notare lo stesso Sulzberger.
Il New York Times e il Washington Post "scrivono solo storie negative" sull' amministrazione "nonostante i risultati molto positivi ottenuti. Non cambieranno mai", ha twittato il presidente, accusando i media di non essere patriottici e bollandoli come "morenti".
L'editore ha replicato di non aver chiesto a Trump di ammorbidire le sue critiche nei confronti del giornale, qualora dovesse ritenere inesatte le notizie diffuse. "L'ho implorato di riconsiderare i suoi attacchi contro il giornalismo, perché credo che siano pericolosi per il nostro paese", ha precisato Sulzberger.