Epilogo imprevisto per il G7 organizzato nella località canadese di Charlevoix. Dopo la pubblicazione del compromesso finale, sottoscritto anche dagli Stati Uniti per la parte riguardante il commercio, il presidente Donald Trump ha fatto sapere che Washington ora si dissocia dal documento. Attraverso Twitter, il Capo della Casa Bianca ha duramente attaccato il premier canadese Justin Trudeau, definendolo "debole e disonesto" per alcune parole pronunciate nella conferenza stampa di fine summit.
Trudeau avrebbe infatti contestato il protezionismo americano, paragonando "a un insulto" i dazi doganali sull'acciaio e sull'alluminio. Così Trump, in una replica infuocata, ha evidenziato che "anche il Canada applica dazi massicci" contro gli agricoltori e le società statunitensi.
A questo punto torna l'incertezza tra i Paesi del G7, che nei due giorni di vertice avevano raggiunto un'intesa precaria per combattere il protezionismo e riformare il commercio mondiale.
Trump ha lasciato in anticipo il vertice canadese per preparasi al tanto atteso incontro, martedì a Singapore, con il leader nordcoreano Kim Jong-Un. Secondo le informazioni diramate dalle agenzie di stampa internazionale, anche Kim sarebbe già in viaggio: un Boeing 747 di Air China ha infatti lasciato questa mattina Pyongyang un'ora dopo essere giunto da Pechino. I sospetti che sull'aereo possa esserci Kim sono rafforzati dal fatto che si tratta di Boeing 747-4J6, mezzo privato usato dal governo cinese per il trasporto dei funzionari di alto livello, incluso il presidente Xi Jinping.
ANSA/AlAn/ludoC