La notte tra sabato e domenica è stata segnata dai disordini in un sobborgo del nord di Belfast, in Irlanda del nord: una trentina di manifestanti unionisti hanno lanciato 30 bombe molotov contro i poliziotti, incendiato auto e divelto tombini in strada.
Il sovrintendente capo del comandante dell'area nord, Davy Beck, ha parlato di un vero e proprio "attacco orchestrato contro la polizia", mentre il segretario dell'Irlanda del Nord Brandon Lewis ha fatto appello alla calma.
C'è un crescente malcontento tra le fazioni unioniste filo-britanniche nell'Irlanda del Nord per gli accordi legati all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. Gli accordi mirano a preservare una fragile pace nel territorio prevenendo un confine duro con l'Irlanda, membro dell'UE. Il protocollo elimina la necessità di controlli doganali e regolamentari al confine con l'Irlanda spostando i checkpoint per le merci in arrivo dalla Gran Bretagna continentale ai porti dell'Irlanda del Nord. Gli unionisti sostengono tuttavia che introducendo barriere commerciali si irrigidiscono i legami con il resto del Regno Unito.
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