La guerra a Gaza continua, i morti aumentano, e oggi, mercoledì, Israele ha bombardato alcuni obiettivi in Libano. in risposta a un lancio di razzi proveniente da nord. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto il secco invito del presidente statunitense Joe Biden a "una significativa de-escalation" immediata per una tregua. La scelta, per ora, è di andare avanti nell'operazione 'Guardiano delle Mura'.
Una mossa anticipata dal premier israeliano agli ambasciatori stranieri convocati al ministero della Difesa ai quali, ancor prima della perentoria telefonata da Washington del capo della Casa Bianca, aveva spiegato che malgrado gli appelli della comunità internazionale lo Stato ebraico non "sta con il cronometro in mano sulla tregua". Per riportare la calma, ha ribadito loro Netanyahu, ci sono solo due strade: "O l'occupazione di Gaza oppure creare un deterrente, ed è quello che stiamo facendo adesso. Criticare Israele per le sue attività è assurdo, è il record dell'ipocrisia e dell'idiozia, non fa altro che incoraggiare i terroristi".
I decessi nella striscia, secondo il ministero della Sanità locale, sono salite dall'inizio del conflitto a 227, di queste 64 sono bambini, 38 donne e 17 anziani". I feriti, secondo la stessa fonte, sono 1'620. Su Israele, nello stesso lasso di tempo, sono arrivati circa 4'000 razzi, intercettati al 90% dal sistema di protezione per la popolazione Iron Dome, mentre 600 sono ricaduti all'interno della Striscia.
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