Dopo quasi cinque mesi di guerra, l'Ucraina resta ancora quasi per intero in allerta aerea anche nella notte tra venerdì e sabato. Numerosi attacchi russi con missili, razzi e artiglieria sono stati riportati da fonti ufficiali e non ufficiali sui social, come è stato il caso di quelli avvenuti negli Oblast di Mykolaiv o Donetsk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito venerdì sera, nella sua dichiarazione quotidiana, di bombardamenti che hanno colpito Dnipro (est), Kremenchuk (a sud-est di Kiev) e nella regione della capitale.
Poco dopo, l'aviazione ucraina ha riferito che missili russi erano stati lanciati intorno alle 22.00 dal Mar Caspio su Dnipro, quattro dei quali erano stati distrutti. Ma molti hanno raggiunto un sito industriale senza fare vittime, stando alle prime dichiarazioni delle autorità locali. Il Centro di comando militare ucraino per la regione meridionale ha reso noto all'alba di sabato che la situazione nell'area era "tesa ma sotto controllo". "Il nemico seguita a compiere offensive sui territori precedentemente occupati ma, senza successo sul campo, sta intensificando gli attacchi missilistici e aerei", ha postato su Facebook, citando le azioni russe nelle regioni da Kherson e Odessa (entrambe a sud) in particolare. I colleghi responsabili per la regione di Sumy, grosso centro situato 350 km a est di Kiev, ha riferito venerdì in serata di colpi di mortaio e bombardamenti per tutta la giornata, che hanno provocato un morto e sette feriti.
In serata è stata Kramatorsk, città del Donbass ancora sotto il controllo ucraino, a subire diversi bombardamenti. Un missile caduto sulla sua piazza centrale ha lasciato un cratere di due metri e ha frantumato le finestre degli edifici circostanti, ma non ha causato vittime perché è avvenuto dopo il coprifuoco, secondo quanto ha detto un funzionario di polizia. In precedenza, almeno tre attacchi avevano colpito zone a sud di Kramatorsk, dove giornalisti inviati dell'AFP avevano visto un grande fumo.
Il Ministero della Difesa russo ha accusato dal canto suo le forze ucraine di bombardare Sloviansk con il pretesto di attacchi russi "al fine di instillare sentimenti anti-russi tra la popolazione civile". Ma l'Ucraina e la comunità internazionale sono ancora inorridite per gli attacchi con potenti missili da crociera che giovedì hanno devastato il centro di Vinnytsia, città situata nel centro del Paese e assai lontana dai combattimenti nel Donbass. I morti causati da quest'attacco su edifici civili sono 24, ma ii bilancio potrebbe ancora aggravarsi visto che vi sono numerosi feriti in condizioni critiche.
"L'identificazione di tutti i colpevoli" di questo attacco è già iniziata", ha avvertito venerdì sera Zelensky, ricordando il bilancio di 23 morti - tra cui tre bambini -, ma anche quattro dispersi e oltre 200 feriti, quattro dei quali in condizioni critiche. "La società russa, con così tanti assassini e carnefici, rimarrà annientata per generazioni e questo per sua stessa colpa", ha detto il capo di Stato di Kiev. Tra le macerie degli edifici civili attaccati dai russi si continuano intanto a cercare le persone ancora date per disperse.
Lanciamissili russi alla centrale atomica di Zaporizhia
Dal canto suo l'operatore nucleare ucraino Energoatom accusa l'esercito russo di aver schierato lanciamissili nel sito della centrale nucleare di Zaporizhia nel sud dell'Ucraina, in particolare per sparare sulle regioni di Nikopol e Dnipro, dove sono stati segnalati attacchi durante la notte tra venerdì a sabato. "Gli occupanti russi hanno installato sistemi per il lancio di missili sui sedimi della centrale nucleare di Zaporizhia", ha detto Petro Kotin, presidente di Energoatom.
"La situazione (alla centrale) è estremamente tesa e la tensione aumenta di giorno in giorno. Gli occupanti vi stanno portando i loro armamenti, compresi i sistemi missilistici con cui hanno già colpito località oltre il fiume Dnipro e nel territorio di Nikopol", 80 km a sud ovest di Zaporizhia, ha detto Kotin. Fino a 500 soldati russi sono ancora sul sito dell'impianto e lo controllano. La più grande centrale elettrica d'Europa è caduta in mano alle forze russe all'inizio di marzo, poco dopo l'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio.
Vinnytsia, continuano le ricerche
Telegiornale 15.07.2022, 22:00