Rabbia e dolore per la strage di Vinnytsia

In Ucraina cresce la rabbia e lo sgomento per l'attacco contro un edificio che ospitava vari servizi e commerci a Vinnytsia, nel centro del paese, affollato al momento in cui i russi lo hanno colpito con i missili. Le vittime accertate sono oltre una ventina, i feriti sono decine – molti dei quali versano in gravi condizioni. E ci sono ancora diversi dispersi.

Secondo quanto riferisce il quotidiano Kyiv Independent, molte delle vittime sono bruciate vive tra le fiamme scatenatesi negli edifici colpiti dai missili e tra le persone decedute figurano anche tre bambini piccoli e molti giovani che erano andati a farsi visitare in un ambulatorio medico ospitato dal palazzo sventrato. Stando a quanto riferisce l’esercito ucraino venerdì, i missili che hanno colpito l’obiettivo civile a Vinnitytsia sono stati lanciati da un’imbarcazione (forse un sottomarino) localizzata non lontano dalla Crimea occupata.

Sempre venerdì le forze russe hanno colpito le due principali università di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale: lo annuncia il capo dell'amministrazione militare regionale, Vitaliy Kim. Oggi i terroristi russi hanno attaccato le due maggiori università di Mykolaiv. Almeno dieci razzi. Ora stanno attaccando la nostra istruzione. Chiedo alle università di tutti i Paesi democratici di affermare che la Russia è ciò che realmente è: un terrorista", ha scritto Kim.

Ma le truppe del Cremlino non hanno bombardato solo la città di quasi 400'000 abitanti. Artiglieria e missili hanno infatti martellato anche la metropoli di Kharkiv, nel nord-est, e svariate località nella sua regione, come pure hanno colpito, a sud, le direttrici tra Kherson e Mykolaiv, tra Kherson e Dnipro e varie aree nell’Oblast di Zaporizhia. Lo conferma venerdì l’Istituto per lo studio della guerra (ISW) secondo il quale i russi hanno preso "misure difensive per prevenire possibili controffensive ucraine".

Non si è fatta attendere la reazione di Kiev. Se da un lato il presidente Volodymyr Zelensky ha rimarcato l’esigenza di considerare l’attacco a Vinnytsa come l’ennesima conferma che la Russia è una nazione terrorista, sul campo l’artiglieria ucraina ha bombardato e raso al suolo tre depositi di munizioni e una base tattica russa nel sud del Paese – tutti obiettivi militari. A Radensk, nella regione di Kherson, le granate hanno pure distrutto un treno russo carico di armi e munizioni, mentre nella zona di Luhansk, nel Donbass, razzi lanciati dai soldati di Kiev hanno raso al suolo un altro magazzino di munizioni e armamenti.

Sul piano diplomatico giovedì sera l'Unione europea ha condannato "con la massima fermezza" gli attacchi russi alla città ucraina di Vinnytsia e ha criticato pesantemente il "comportamento barbaro" della Russia. Parole dure, che da 142 giorni fanno eco ai tanti bombardamenti d’insediamenti e strutture civili compiuti dai russi in Ucraina, come ricordato in una dichiarazione dal capo della politica estera dell'UE, Josep Borrell, e dal commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic: "Le atrocità a Vinnytsia sono le ultime di una lunga serie di attacchi brutali contro civili e infrastrutture civili".

Dopo l'ennesima strage di civili da parte dei militari di Mosca i colloqui per consentire il trasporto e il commercio del grano ucraino sembrano già molto lontani. Erano iniziati due giorni fa a Istanbul e dovrebbero riprendere la prossima settimana.