Oltre 155 milioni di elettori brasiliani sono chiamati oggi, domenica, a scegliere i nuovi sindaci, vicesindaci e consiglieri in 5’569 comuni. Queste maxi-elezioni amministrative rappresentano molto più di una semplice sfida locale: sono un test cruciale per il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva e una prova per valutare le ambizioni future dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Lula, giunto a metà del suo mandato, ha bisogno di dimostrare che il suo progetto progressista può reggere anche nelle grandi città, mentre la destra bolsonarista cerca nuovi leader per proiettarsi verso il futuro.
La campagna elettorale è stata vivace, in particolare a San Paolo, la più grande metropoli del Paese, dove la lotta per la poltrona di sindaco è più che mai accesa. Guilherme Boulos, il candidato progressista sostenuto da Lula, guida i sondaggi con una percentuale tra il 29% e il 32%, ma resta lontano dalla maggioranza assoluta necessaria per evitare il ballottaggio. A sfidarlo ci sono l’attuale sindaco Ricardo Nunes, appoggiato da Bolsonaro, e l’outsider di destra Pablo Marçal, famoso per il suo stile aggressivo e non convenzionale.
A Rio de Janeiro, invece, la situazione sembra più definita. Eduardo Paes, sindaco in carica e sostenuto sia da destra che da sinistra, è vicino alla rielezione con percentuali che oscillano tra il 53% e il 61%, mentre l’avversario bolsonarista Alexandre Ramagem è molto più indietro. Anche a Belo Horizonte, la terza città più popolosa del Paese, si prevede un secondo turno, con il candidato di destra Bruno Engler e il sindaco uscente Fuad Noman in un testa a testa.
Le urne chiuderanno alle 17 ora locale, e nei comuni più grandi potrebbe essere necessario un secondo turno il 27 ottobre.
Elezioni locali in Brasile
Telegiornale 06.10.2024, 12:30