La premier britannica Theresa May lunedì ha avvertito che non ci sono alternative al piano da lei elaborato per la Brexit, mentre il Fondo Monetario Internazionale mette in guardia sulle disastrose conseguenze per l'economia dell'isola se non ci fosse una separazione concordata.
I britannici restano divisi sulla Brexit e sulle aspettative del divorzio dall'UE, ma su un punto una larga maggioranza concorda: che il governo di Theresa May sta conducendo male i negoziati con Bruxelles. A sostenerlo è ora il 79% di un campione rappresentativo della popolazione del Regno interpellato in un sondaggio ComRes per Bbc Radio 5.
A recriminare sono sia gli oppositori della Brexit che i fautori. Questo proprio mentre May risponde ai dissidenti interni al Partito Conservatore, che aderiscono in queste ore a una nuova piattaforma brexiteer ultrà denominata Leave Means Leave, di non avere proposte alternative, in particolare sul nodo Irlanda del Nord. E la premier avverte: la scelta è "o la mia Brexit o un no deal".