L'Unione Europea è pronta a cercare ancora soluzioni creative per l'applicazione del protocollo sull'Irlanda del Nord dell'accordo Brexit, ma non accetterà di rinegoziarlo. Lo ha scritto il vicepresidente della Commissione Maros Sevcovic, in un comunicato diramato poco dopo la pubblicazione - da parte britannica - di un documento con nuove proposte per la gestione della frontiera irlandese.
Il protocollo prevede l'istituzione di controlli doganali sulle merci tra l'Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito allo scopo di evitare la formazione di una dogana, e quindi di un vero confine, all'interno della Repubblica d'Irlanda. Le disposizioni non sono ancora pienamente operative, ma la loro applicazione parziale ha già prodotto disagi nelle catene di distribuzione di diversi negozi e supermercati. I problemi sono stati particolarmente acuti nel trasporto di carni lavorate, il che ha portato la stampa a parlare di "guerra delle salsicce".
La Gran Bretagna ha già posticipato in modo unilaterale l'entrata in vigore completa del protocollo. Bruxelles ha reagito accettando una proroga fino a fine settembre e proponendo ai britannici un intesa temporaneo sui controlli sanitari simile alle norme in vigore con la Svizzera. La questione è però soltanto rimandata. In caso di mancata intesa tra le parti per una gestione "leggera" del protocollo irlandese, il governo di Londra minaccia semplicemente di disapplicarlo.
Il Regno Unito è uscito dall'unione doganale e dal mercato unico dell'UE il 1° gennaio scorso. Da allora gli scambi commerciali con i 27 sono crollati, con una marcata flessione delle esportazioni verso gli Stati dell'Unione ed un calo più contenuto delle importazioni.