Almeno 47 persone, tra cui trenta civili, quattordici soldati e tre ausiliari dell'esercito, sono state uccise oggi, mercoledì, in un attacco sferrato da jihadisti contro un convoglio militare che scortava civili, nel nord del Burkina Faso.
"Un convoglio misto composto da civili, elementi delle forze di difesa e sicurezza (FDS) e volontari per la difesa della patria (VDP) è stato l'obiettivo di un attentato terroristico a 25 km da Gorgadji (Nord), durante il quale sono morti 30 civili, 14 soldati e 3 volontari per la difesa della patria", ha reso noto il Governo, attraverso il ministero delle Comunicazioni.
Il comune di Gorgadji si trova nella provincia di Séno, nel nord del Burkina Faso, una zona nota come le tre frontiere, a cavallo tra Mali e Niger. La zona delle tre frontiere è la regione più colpita dalle violenze, dove i morti, sia civili che militari, sono migliaia.
L'attacco, che ha provocato anche 19 feriti, è avvenuto "mentre le forze di sicurezza e il VDP erano in missione per mettere in sicurezza i civili in partenza per Arbinda", ha precisato il Governo. "Durante la risposta le SDF e il VDP hanno ucciso 58 terroristi e molti altri sono rimasti feriti e sono fuggiti", ha affermato la stessa fonte , aggiungendo che "proseguono le operazioni di soccorso".
L''attacco è il terzo di una serie che ha fatto ogni volta oltre dieci morti in due settimane contro soldati impegnati nella lotta anti-jihadista nel nord e nord-ovest del Burkina Faso. Il Burkina Faso è afflitto sin dal 2015 da letali attacchi jihadisti, in particolare nelle regioni settentrionali e orientali, come i suoi vicini Mali e Niger, spesso accompagnati da agguati attribuiti a gruppi jihadisti affiliati allo Stato Islamico e ad al-Qaeda. Attacchi in cui sono rimate uccise più di 1'500 persone e che hanno costretto più di 1,3 milioni di persone a fuggire dalle proprie case.