Al termine mercoledì di una nuova giornata di proteste e scontri, a Hong Kong è l’ora dei bilanci: 72 manifestanti feriti, due dei quali in modo grave e 21 agenti contusi. A sollevare la dimostrazione popolare è stata la legge sulle estradizioni voluta dalla Cina, ritenuta una sorta di “cavallo di Troia” in grado di erodere ancor più l’autonomia dell’ex colonia britannica.
La mattinata si è aperta con la mobilitazione di migliaia e migliaia di persone, molte delle quali giovani, che hanno preso d'assalto e occupato le strade di accesso al complesso governativo, circondando il Parlamento, dov'era in discussione la norma.
Il testo al vaglio del Legislativo ha sollevato le preoccupazioni pure di decine di paesi, tra cui la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l'Unione Europea, dal momento che anche i cittadini stranieri che vivono o visitano la metropoli sarebbero a rischio di estradizione verso Pechino.
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