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Cambio della guardia a Downing Street

Boris Johnson lascia la carica di premier alla sua ex ministra degli esteri Liz Truss, incaricata dalla regina Elisabetta II di formare un nuovo Governo

  • 6 settembre 2022, 12:09
  • 23 giugno 2023, 22:51
La neo premier britannica Liz Truss

La neo premier britannica Liz Truss

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Di: ATS/ANSA/AFP/Modem/Swing 

Il premier britannico Boris Johnson si è congedato martedì mattina da Downing Street prima di recarsi a Balmoral, in Scozia, per "passare il testimone" a Liz Truss. Ex e nuovo premier hanno dovuto recarsi in Scozia, per la prima volta nella storia britannica, poiché elisabetta II sta trascorrendo alcuni giorni di riposto al castello di Balmoral e non se la sentiva di affrontare il viaggio fino a Londra.

L'ultima volta di Boris Johnson a Downing Street

Johnson: "Fiero di quanto fatto"

Boris Johnson, di fronte a familiari e sostenitori, ha ribadito di essere "fiero di quanto fatto nei suoi tre anni di Governo", enfatizzando il sostegno militare dato all'Ucraina contro la Russia e che a suo dire "potrebbe aiutare Kiev a rovesciare le sorti della peggiore guerra in Europa in 40 anni", ma anche il calo della disoccupazione. Quanto alla crisi economica attuale e alla difficoltà del settore dell'energia, l'orami ex premier ha imputato parte della responsabilità al presidente russo Vladimir Putin.

Johnson ha poi affermato che "ora è tempo per tutti noi di schierarci dietro Liz Truss", eletta ieri nuova leader dei conservatori in sua sostituzione e destinata a succedergli come premier dopo il passaggio di consegne nelle mani della regina a Balmoral.

Alla neo premier l'ex inquilino di Downing Street ha "riconosciuto fra l'altro di avere un piano per far fronte al carovita determinato dalla crisi attuale dell'energia". Ha garantito di voler "sostenere Liz Truss e il suo Governo in ciascuna tappa" del suo cammino per "proseguire" lungo la strada del programma avviato in questi anni.

Dal canto suo Truss ha ringraziato il suo predecessore per "la Brexit, il vaccino anticovid e l'opposizione a Vladimir Putin ed ha assicurato che guiderà il partito, mantenendo le promesse fatte in passato per poi puntare alla vittoria nelle prossime elezioni del 2024".

Truss pensa al nuovo Governo

La neoleader dei conservatori britannici, dopo l'incarico datole dalla regina (al castello di Balmoral in Scozia), si sta intanto preparando a formare una squadra di Governo. Lo anticipano i media, in attesa delle prime nomine ministeriali, previste nel pomeriggio di oggi, martedì, quando l'ormai ex ministra degli esteri prenderà possesso della residenza al numero 10 di Downing Street di ritorno a Londra dalla Scozia.

Le indicazioni fanno riferimento all'ascesa di diversi esponenti neoconservatori provenienti da minoranze etniche dell'ex impero e collocati tutti fra i sostenitori della Brexit: in particolare Kwasi Kwarteng, di origini familiari ghanesi, che dovrebbe essere promosso da ministro delle attività produttive a cancelliere dello Scacchiere (superministro dell'economia e numero 2 di fatto dell'esecutivo); James Cleverly, di origini caraibiche, destinato a succedere a Truss agli esteri dopo essere stato brevemente titolare dell'istruzione e in precedenza numero 2 al Foreign Office; e Suella Braverman, di origini indiane, indicata come nuova ministra dell'interno in pectore dopo essere stata sotto Johnson procuratrice generale.

Della compagine non faranno invece parte altre due donne in fama di falco (come Truss stessa) nei ranghi della destra conservatrice: ossia la controversa Priti Patel, dimessasi ieri dal dicastero dell'interno, e la non meno criticata Nadine Dorries, fedelissima di Boris Johnson, ma anche sostenitrice della prima ora di Liz, fattasi da parte stamattina dallo scranno di ministra della cultura.

Una Lady di Ferro a Downing Street?

Liz Truss, oltre ad essere la terza donna a ricoprire la carica, sarà davvero la nuova Margareth Thatcher, la famosa Lady di ferro degli anni '80, conservatrice indomita e radicale? Quale paese governerà l’attuale ministra degli esteri? Come risponderà alle numerose sfide poste dalla Brexit (con la questione irlandese), dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica?

La trasmissione radiofonica di ReteUno Modem ne ha parlato con:

  • Nicol Degli Innocenti, giornalista del Sole24ore basata a Londra;

  • David Ellwood, docente di storia delle relazioni internazionali alla John Hopkins University di Bologna;

  • Arianna Giovannini, politologa e professoressa alla De Montfort University a Leicester.

29:44

Una nuova Lady di ferro?

Modem 06.09.2022, 08:30

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