Sono cinque i terroristi abbattuti dalla polizia nella notte a Cambrils, stazione balneare della Catalogna. Qualche ora dopo che un furgone si era gettato sulla folla sulla Rambla di Barcellona, una vettura ha fatto lo stesso 120 chilometri più a sud, causando sette feriti uno dei quali in condizioni critiche. La polizia ha avvertito la popolazione e i turisti di non uscire nelle strade e una pattuglia ha ingaggiato uno scontro a fuoco con gli occupanti dell'auto uccidendone quattro. Un quinto, pure colpito, è spirato in seguito.
Le forze dell'ordine hanno confermato che alcuni di essi portavano cinture esplosive, rivelatosi poi false, come precisato in seguito il presidente del Governo catalano, Carles Puigdemont. Ad essi si aggiunge una deflagrazione in un'abitazione di Alcanar giovedì mattina (un morto, forse un terrorista che preparava una bomba con delle bombole di gas). Incerto invece il legame con la macchina che ha forzato un posto di blocco a Barcellona e il cui conducente è stato inseguito e ucciso.
Vittime di 24 nazionalità
Il bilancio dell'attacco sulla Rambla è stato intanto aggiornato a 13 morti e un centinaio di feriti. Le vittime sono di 24 nazionalità diverse, non risulta per il momento che fra di esse vi siano cittadini svizzeri. I francesi sono 26, ha fatto sapere Parigi, 11 dei quali in gravi condizioni. Secondo le autorità catalane fra gli altri ci sono, oltre agli spagnoli, tedeschi (tre morti), olandesi, argentini, venezuelani, belgi (un decesso e due feriti), peruviani, rumeni, irlandesi, cubani, greci, macedoni, britannici, austriaci, pachistani, taiwanesi, canadesi, ecuadoregni, statunitensi, filippini, kuwaitiani, turchi e cinesi. Una lista forse non esaustiva, a meno di doppi passaporti, perché l'ambasciatore italiano a Madrid conferma a sua volta il ferimento di tre connazionali, due dei quali già dimessi. Un italiano è morto, secondo quanto riportano parenti, amici e colleghi su Facebook, ma la Farnesina non conferma per ora.
Conducente ancora ricercato
Mentre un uomo, probabilmente il conducente del mezzo, è sempre in fuga, l'inchiesta ha portato a un terzo arresto in mattinata a Ripoll. La polizia lo ha confermato su Twitter.
Il ricercato, scrive el Pais, sarebbe Mousa Oubakir, fratello di Driss, indicato in un primo tempo come presunto autore dell'attentato e a sua volta in arresto. Mousa, 18 anni, avrebbe noleggiato il furgone usando i documenti di Driss.
pon/ATS