I pirati informatici già responsabili dell'offensiva sferrata durante le presidenziali iraniane avrebbero ora preso di mira la campagna per la rielezione di Donald Trump, che punta a un secondo mandato alla Casa Bianca. Il tentativo di intrufolarsi sarebbe comunque fallito.
La prima reazione da parte dell'amministrazione statunitense è cauta. Non ci sono indicazioni, a suo dire, che ci sia stato un attacco.
Il regime teocratico al potere a Teheran è stato spesso accusato di simili operazioni ai danni di Washington, ma sarebbe la prima volta che l'obbiettivo sono il capo dello Stato e i suoi più stretti collaboratori.