Bayer è riuscito a far valere la propria tesi e a convincere un giudice californiano a ridurre i danni riconosciuti a una coppia statunitense, che aveva chiamato in giudizio il gruppo tedesco per il suo diserbante al glifosato Roundup.
L’azienda farmaceutica dovrà versare ad Alva e Alberta Pilliod 87 milioni di dollari, invece degli iniziali 2 miliardi. "Un passo nella giusta direzione", ha commentato il portavoce della società, stando al quale verrà presentato ricorso affinché "l'intero verdetto venga rivisto".
I due accusatori avevano avviato l'azione legale contro il prodotto di Monsanto accusato, a loro dire, di essere stato uno dei fattori scatenanti del loro cancro. In maggio la giuria aveva stabilito una sanzione economica esemplare, ora rivista anche alla luce di una recente sentenza della Corte Suprema che stabilito un limite alle richieste di risarcimento.