Il giudice per le indagini preliminari (GIP) di Agrigento martedì sera non ha convalidato l'arresto della comandante della Sea Watch Carola Rackete e non ha disposto nei confronti della giovane tedesca nessuna misura cautelare. La procura aveva invece chiesto la convalida del provvedimento e il divieto di soggiorno in provincia di Agrigento.
Carola dunque torna libera. Del resto è caduta pure l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, perché l'indagata avrebbe agito in adempimento di un dovere.
Non si è fatto attendere il commento del ministro dell’interno Matteo Salvini: "Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della guardia di finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale".
Intanto la notizia della decisione del GIP di Agrigento di non convalidare l'arresto di Rackete e di rimetterla in libertà senza alcuna misura cautelare è stata accolta con un'ovazione dalla folla che sta manifestando a Palermo, davanti all'ingresso del porto, a sostegno della capitana.
Carola Rackete, decisione sospesa
Telegiornale 01.07.2019, 22:00