Il Tribunale di Milano ha accolto il legittimo impedimento avanzato da Silvio Berlusconi, imputato al processo sul caso Ruby, per motivi politici poiché impegnato nelle riunioni dei gruppi parlamentari di Camera e Senato per la nomina dei capigruppo. Secondo i giudici infatti, l'onere parlamentare del Cavaliere è "uno dei passaggi fondamentali e improcrastinabili dell'attività politica" ed è stato riconosciuto come un impegno "assoluto" dell'ex premier.
Non c'è impedimento per i legali
Respinta invece l'istanza di legittimo impedimento depositata dai suoi difensori, anche loro coinvolti nei lavori parlamentari, perché avevano la possibilità, secondo il Tribunale, di nominare come sostituti i numerosi legali che hanno a disposizione nello studio, e che più di una volta li hanno già rimpiazzati. L'assenza dei difensori è quindi stata ritenuta ingiustificata.
Aggiornamento al 25 marzo
Il dibattimento è stato aggiornato al prossimo 25 marzo, cancellate quindi le udienze del 20 e 21 marzo. Sulla richiesta di rinvio ha preso posizione la procuratrice di Milano Ilda Boccassini secondo la quale la proposta, che comporta il nuovo "blocco della requisitoria, in un altro paese sarebbe un oltraggio e un disprezzo per la corte e lo è anche qui".