Caso Skripal, Europa unita

Regno Unito, Germania e Francia sono "d'accordo sull'importanza di mandare un messaggio europeo forte in risposta alle azioni della Russia". Lo afferma Downing Street dopo l'incontro a tre fra Theresa May, Angela Merkel ed Emmanuel Macron a margine del Consiglio Europeo di giovedì a Bruxelles.

May è tornata a illustrare le accuse britanniche a Mosca sull'avvelenamento al nervino dell'ex spia Sergei Skripal e i tre hanno poi convenuto che "non esiste altra spiegazione plausibile se non che lo Stato russo sia responsabile" dell'accaduto.

La premier britannica ha chiesto solidarietà e una risposta comune e le ha ottenute. Altre capitali, dopo Londra, starebbero valutando misure di ritorsione nei confronti di Mosca, eventualmente in collaborazione con gli Stati Uniti. La presidente lituana Dalia Grybauskaite ha detto che Vilnius espellerà a sua volta diplomatici russi. Non si attendono però nuove sanzioni da parte dell'UE nel suo insieme: il problema principale resta l'assenza di prove concrete che colleghino l'episodio di Salisbury al Cremlino.

Dimesso l'agente contaminato

Sul fronte dell'inchiesta, un giudice ha autorizzato gli esperti dell'Organizzazione per il divieto delle armi chimiche a prelevare campioni di sangue di Skripal e della figlia, sempre ricoverati in ospedale in condizioni critiche ma stabili, mentre proprio giovedì è stato dimesso il sergente di polizia che fra i primi li aveva soccorsi e che era stato gravemente contaminato dall'agente nervino.

pon/ANSA/AFP

RG 18.30 del 22.03.2018 La corrispondenza di Tomas Miglierina