Cent'anni e non sentirli

Dove vivono i nonni più combattivi del pianeta? Nella Sardegna orientale, tra i boschi e le verdi vallate dell'Ogliastra. La chiamano “la terra dei centenari”, perché ospita attualmente più di cinquanta "over 100", oltre a una vastissima (e attivissima) legione di novantenni e ultraottantenni. Merito della dieta mediterranea, ovviamente, ma non solo: “Tra queste contrade sperdute è ancora possibile vivere come si faceva una volta – spiega la studiosa statunitense Harriett Jameson, della University of Virginia -. Lontano dallo stress delle grandi città, i rapporti umani hanno conservato la loro antica genuinità. La gente vive in modo più sereno: perciò, vive più a lungo”.

L'atavica “vivacità” degli ogliastrini – centenari e non – è emersa con prepotenza negli ultimi mesi, dopo che la giunta regionale – con una delibera del luglio scorso – ha ipotizzato un pesante ridimensionamento dell'unico ospedale della zona, quello di Nostra Signora della Mercede a Lanusei, con conseguente abolizione di diversi servizi d'emergenza. Migliaia di persone sono scese in piazza al grido di “Giù le mani dall'Ogliastra”. Sono state organizzate fiaccolate e marce di protesta, e sindaco e vicesindaco di Lanusei, Davide Ferreli e Salvatore Acampora, hanno fatto per sei giorni lo sciopero della fame.

“Progettare il ridimensionamento dell'unico ospedale nella patria della longevità mi sembra un'autentica contraddizione in termini – dichiara il regista ogliastrino Pietro Mereu, che proprio in queste settimane sta ultimando un documentario interamente dedicato alla sua terra, “Il club dei centenari” -. Credevano di vincere facile: hanno dovuto fare i conti con un piccolo popolo di guerrieri”. Cibo sano e testa dura: che sia questo l'elisir dell'eterna giovinezza?

Andrea Sceresini