ANALISI

Chi è davvero l’estremista di destra Martin Sellner?

Il politico austriaco è ritenuto uno degli ideologi dello spettro radicale europeo, un teorico della remigrazione, ossia il rimpatrio forzato di immigrati verso i loro Paesi di origine

  • 4 aprile, 05:45
  • 4 aprile, 08:42
2019-04-13T145031Z_634671572_RC19767BB900_RTRMADP_3_AUSTRIA-POLITICS.JPG
Di: Stefano Grazioli 

Ha suscitato scalpore in Svizzera la notizia della partecipazione di Sarah Regenz, responsabile della strategia dei Giovani UDC, a un incontro avvenuto nel maggio del 2023 con esponenti della destra estrema, tra i quali alcuni del gruppo Junge Tat e soprattutto colui che è ritenuto uno degli ideologi dello spettro radicale europeo, l’austriaco Martin Sellner.

Lo scenario a cui si sta assistendo nella Confederazione è simile a quello già visto in Germania all’inizio di quest’anno, quando un’inchiesta giornalistica del collettivo investigativo Correktiv aveva reso pubblica una riunione a Potsdam, tenutasi nel novembre precedente, tra vari esponenti dell’ambiente della destra conservatrice ed estremista, da membri della CDU, il partito della ex cancelliera Angela Merkel, ad altri della AfD (Alternative für Deutschland), passando per alcuni della Werteunion, allora solo organizzazione all’interno della CDU e nel frattempo trasformatasi in partito vero e proprio, sotto la guida dell’ex capo dei servizi segreti tedeschi Hans Georg Maßen. Anche allora al centro dell’attenzione c’era Martin Sellner, arrivato dall’Austria per esporre il suo piano sulla cosiddetta remigrazione, ossia il rimpatrio forzato di immigrati verso i loro Paesi di origine.

Il Movimento identitario

Il nome del leader austriaco, capo storico del Movimento austriaco degli identitari (IBÖ, Identitäre Bewegung Österreich) sino allo scorso anno, è diventato da allora noto un po’ ovunque in Europa, dato che le sue teorie estremiste hanno avuto come reazione in Germania un’ondata di proteste di piazza come mai era avvenuto negli ultimi anni, con centinaia di migliaia di persone a manifestare in tutto il paese contro l’estremismo di destra. A Sellner successivamente è stato imposto dalle autorità di Berlino il divieto di ingresso in Germania, a causa appunto delle sue posizioni all’interno della galassia della nuova destra europea che sono contraddistinte da razzismo, ultranazionalismo e antisemitismo.

In realtà Martin Sellner, nato nel 1989 a Vienna, già da diversi anni si muove a livello internazionale promuovendo i rapporti tra estremisti soprattutto nell’area germanofona. Con il Movimento identitario, fondato nel 2012 e salito alla ribalta in particolare dopo la crisi migratoria europea del 2015, dovuta ai flussi in arrivo da teatri di guerra vecchi e nuovi, dall’Afghanistan alla Siria, Sellner ha creato il suo ruolo di punta, veicolato da una precisa strategia mediatica in primo luogo sui social media. Ultimo esempio il video dell’espulsione dalla Svizzera un paio di settimane fa, dopo che la polizia del canton Argovia aveva interrotto una manifestazione non autorizzata a Tegerfelden, organizzata da Junge Tat.

Ai limiti della legalità

Nel 2017 Sellner aveva supportato la campagna continentale Defend Europe, con il progetto di navi private a pattugliare il Mar Mediterraneo per contrastare l’immigrazione clandestina. Nel 2019, in seguito agli attacchi a due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, che avevano provocato 51 vittime, è entrato nell’occhio della giustizia austriaca dopo che si era scoperto che aveva fatto una donazione di 1500 euro al futuro attentatore, il neonazista Brenton Tarrant, ed era stato in contatto con lui per mesi attraverso email. Su questa vicenda è stata aperta un’inchiesta che si è comunque chiusa nel 2021 con un’archiviazione. Stesso esito nel 2023, dopo che la procura di Vienna lo aveva accusato di istigazione all’odio per un post su Telegram.

Già da adolescente, nel 2006, diciassettenne, aveva evitato una condanna, impegnandosi invece a svolgere lavori sociali al cimitero ebraico a Baden, dopo essere stato colto ad affiggere manifesti neonazisti sul muro della sinagoga locale. Se Sellner è riuscito a mantenere un equilibrio ai limiti della legalità, i simboli del Movimento Identitario sono banditi da luglio 2021, diversi istituti bancari hanno chiuso i conti dell’IBÖ e di varie associazioni affiliate e lo stesso leader è stato in ogni caso bloccato su varie piattaforme, da YouTube a Instagram, da Facebook a X.

04:19

Chi è l'estremista di destra austriaco Sellner?

SEIDISERA 19.03.2024, 18:46

  • Keystone

Correlati

Ti potrebbe interessare