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Chi c'è dietro QAnon?

A svelarlo un’analisi dei testi di una start up svizzera. Dietro il movimento complottista americano ci sarebbero due persone già note ai media di Oltreoceano

  • 24 febbraio 2022, 07:45
  • 26 luglio 2023, 14:25

QAnan ecco chi c'è dietro

Telegiornale 23.02.2022, 21:00

Di: Mattia Pacella

Chi c’è dietro Qanon, il movimento complottista fan di Donald Trump nato sul web nel 2017 e ormai diffusosi in tutto il mondo? Alla domanda molti vorrebbero rispondere. Ci hanno provato giornalisti ed esperti con molte ipotesi e stilando molti profili possibili. Ma ora il cerchio si stringe. E questo grazie a una start up del canton Vaud - la Orph Analytic - che con la sua analisi stilometrica è finita addirittura sul New York Times. Ad affiancarla nel lavoro anche un gruppo di linguisti computazionali francesi. Ed entrambe le analisi arrivano a dire che dietro QAnon ci sono due persone distinte.

Ma chi sono queste due persone?

“La prima persone si chiama Paul Furber, lui avrebbe scritto i primi messaggi di Qanon, ma per un periodo breve. Si tratta di un 55enne di Johannesburg, sviluppatore di software con la passione per la politica e i complotti. A quell’epoca verso fine 2017 quando comparvero i primi messaggi di Qanon sul sito 4chan lui gestiva un pool di persone amanti dei complotti. Tra quelle c’era anche la seconda persona sospettata, cioè Ron Watkins. Watkins, americano di 34 anni, in seguito è stato il fondatore e gestore del sito 8chan (e poi di 8kan). Questo è il sito che dal 2018 ha ospitato i messaggi QAnon. Da questo momento soltanto lui ha preso il controllo del profilo e ha bandito gli altri”, ci spiega Claude-Alain Roten ceo di Orph Analytic.

Analisi diverse ma stesso risultato

I due nomi erano già usciti nel documentario “Into the Storm”, prodotto da HBO, ma ora il team svizzero assicura di avere la certezza che siano loro con un tasso di precisione di circa il 93%. Il team francese invece afferma che il loro software ha identificato correttamente la scrittura del Ron Watkins nel 99% dei testi e quella di Paul Furber nel 98% dei casi.

“Si l’analisi dei francesi arriva allo stesso nostro risultato - ci dice ancora Roten - Loro hanno usato un metodo diverso dal nostro. Sia noi che loro abbiamo incrociato i testi scritti nel web da alcuni autori sospetti, con il testo dei messaggi di Qanon. E abbiamo riscontrato che gli stili di Qanon sono uguali (con un grado di probabilità quasi del 100%) a quelli degli scritti di Furber e Watkins, a seconda dei periodo. Il primo ha scritto come detto solo per un breve periodo, ossia dal 28 ottobre 2017 al primo dicembre 2017sul sito 4chan. Il secondo invece dal 6 gennaio 2018 al 13 novembre 2020 (vedere grafico).”

Dietro la tesi complottistica

Dietro la tesi complottistica


Il legame con Donald Trump

“Alla fine del 2020, inoltre, quando Qanon ha smesso di scrivere, Watkins è stato assunto dall’amministrazione Trump, questo dopo l’elezione di Biden” - conclude Roten. “Lui doveva occuparsi della presunta frode elettorale poi smentita da tutti i tribunali. È chiaro che i due si conoscono molto bene, lo dicono i fatti. E d’altronde Trump ha anche ammesso pubblicamente di apprezzare gli “adepti” di Qanon”.

Per ora i diretti interessati negano di essere gli autori che stanno dietro a Qanon. Ma il Congresso statunitense sta andando avanti con l’inchiesta sui fatti del 6 gennaio e i due citati nelle analisi franco-elvetiche potrebbe essere chiamati a testimoniare. Forse solo allora si potranno avere maggiori risposte su chi è davvero Qanon.

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