Samantha Geimer, che subì abusi nel 1977 da Roman Polanski quando aveva 13 anni, ha testimoniato a suo favore oggi (venerdì) in tribunale a Los Angeles, chiedendo al giudice Scott Gordon di "chiudere il caso senza incarcerare un uomo di 83 anni". "Non parlo a nome suo ma della giustizia", ha detto la donna, che già in passato aveva dichiarato di avere ormai perdonato il regista e di essere solo stanca di una vicenda che si trascina da quattro decenni.
Secondo l'accusa, il cineasta vincitore della Palma d'oro a Cannes nel 2002 la drogò prima di abusare di lei nella villa di Jack Nicholson. Ammise solo il rapporto sessuale con una minorenne, concluse un accordo con la procura e scontò appena 42 giorni di prigione. Nel 1978, temendo che l'accordo con la corte fosse revocato, lasciò gli Stati Uniti e non vi fece più ritorno. Da allora è ricercato oltre Atlantico, dove non ha più fatto ritorno.
pon/AFP
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