Ieri, sabato, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha adottato all’unanimità una risoluzione con la quale si inaspriscono le sanzioni (che prevedono un severo taglio alle esportazioni, compresi carbone, ferro, piombo e prodotti ittici, per oltre un miliardo di franchi svizzeri) contro la Corea del Nord. Hanno firmato il documento pure Cina e Russia, da sempre vicine a Pyongyang.
L’ambasciatore cinese alle Nazioni Unite Liu Jieyi ha rimarcato che se "il Consiglio di Sicurezza ha adottato la risoluzione all'unanimità, questo dimostra che la comunità internazionale è unita in merito alla denuclearizzazione della penisola coreana".
Intanto stamattina a Manila, nelle Filippine, i ministri degli Esteri di Pechino e Pyongyang si sono incontrati proprio all’indomani delle nuove sanzioni. Al termine del meeting a porte chiuse i due politici sono apparsi sorridenti ma poco prima, ai giornalisti il capo della diplomazia cinese Wang Yi aveva rimarcato come punire la Corea del Nord sia necessario dato che sviluppa programmi d’armamento nucleare proibiti dall’ONU.
ATS/AFP/Reuters/EnCa
RG 12.30 del 6 agosto 2017 - Il servizio di Silvia Piazza
RSI Info 06.08.2017, 16:52
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