Un nuovo sistema di ricorsi collettivi a livello europeo per facilitare le azioni transfrontaliere contro le violazioni dei diritti dei consumatori, è stato presentato mercoledì dalla Commissione europea.
Si tratta di un meccanismo che, se da un lato ricorda quello delle "class action" statunitensi, dall'altro è però molto diverso nella sostanza, in quanto, ha avvertito la commissaria alla giustizia Vera Jourova, l'intenzione è "portare più giustizia ai consumatori, non più affari per gli avvocati". La procedura del ricorso collettivo esiste attualmente solo in 5 paesi europei, ovvero in Belgio, Italia, Portogallo, Spagna e Svezia.
Chi inganna i consumatori dovrà anche pagare un prezzo alto: sono previste ammende pari al 4% del fatturato annuo delle società, inflitte dalle autorità nazionali. Le multe, a seconda della decisione degli stati membri, potranno però superare anche tale soglia. A portare avanti le azioni collettive potranno comunque essere solo associazioni non a scopo di lucro.
ATS/AFP/Bleff