In Iran, l'esercito ha ammesso di avere colpito per errore con un missile l'aereo esploso mercoledì mattina poco dopo il decollo dall'aeroporto di Teheran con 176 persone a bordo. Nessuno era sopravvissuto. Finora le autorità della Repubblica islamica avevano negato ogni coinvolgimento nell'incidente.
Le Forze armate iraniane hanno ammesso che il Boeing è stato "erroneamente" e "involontariamente" preso di mira dalle forze di difesa aerea iraniane che lo hanno scambiato per un "aereo nemico".
È stato un "errore umano nel momento della crisi causata dall'avventurismo degli Stati Uniti a causare il disastro", ha aggiunto il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif,descrivendo su Twitter l'esito delle "conclusioni preliminari dell'indagine interna condotta dalle Forze Armate iraniane" sull'abbattimento del Boeing 737 dell'Ukraine International Airlines.
Il presidente iraniano Hassan Rohani, anch'esso con un post sul suo account Twitter, ha da parte sua affermato che "la Repubblica islamica dell'Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso" e le "indagini proseguiranno per identificare e perseguire" gli autori di questa "grande tragedia" e "questo sbaglio imperdonabile".