La controffensiva ucraina contro i soldati russi ha avuto nelle ultime ore il suo epicentro nel sud del Paese, con l'obiettivo dichiarato di sbarrare la strada alle forze di Mosca che, da settimane, occupano quel territorio - omonima regione adiacente alla Crimea e con sbocco sul Mar Nero - allo scopo di rafforzare ed espandere la propria presenza lungo l'asse orientale che dal Donbass arriva a Odessa.
Kiev risponde allora colpendo lo strategico ponte di Antonivskiy, che attraversa il fiume Dnipro e che diventa il simbolo del raid ucraino con i razzi Himars, armi di precisione ricevute dagli USA.
La guerra continua nonostante, sul fronte del grano si registrino progressi con l'inaugurazione del centro di coordinamento di Istanbul, oggetto dell'accordo di una settimana fa, che consentirà 'presto' la partenza della prima nave dall'Ucraina. Cui seguirà una spola che dai porti di Odessa, Chornomorsk e Yuhzny dovrebbe scongiurare il rischio di una crisi alimentare globale e mettere in salvo i cereali che rischiano di marcire nei silos.
Accordo sul grano: porti pronti
Telegiornale 27.07.2022, 22:00
Non lontano dalle sponde del Mar Nero però si combatte. Le forze ucraine sono determinate a bloccare il ponte di Antonivskiy, che vuol dire interrompere la principale linea di rifornimento russa nella Kherson occupata. Le prime indicazioni di pesanti bombardamenti si cominciano ad avere attorno alla mezzanotte attraverso i canali social di media locali, insieme a un video che mostrerebbe una raffica di colpi.
Per mettere a segno l'attacco i vertici militari ucraini hanno scelto di ricorrere ai lanciamissili HIMARS di dotazione americana. Lo conferma su Telegram il presidente Zelensky in persona, lodando l'efficacia dei razzi forniti da Washington (si tratta in realtà di lanciarazzi a guida GPS, in grado di esplodere più colpi contemporaneamente con un'elevata precisione a grande distanza).
Nella capitale Ucraina continuano intanto i 'rimpasti' dopo le epurazioni su più fronti. L'ultimo rinnovo, in ordine di tempo, è quello del nuovo procuratore generale ucraino: si tratta di Andriy Kostin, indicato dal presidente in sostituzione di Irina Venediktova, la cui nomina ha ricevuto il via libera della Verkhovna Rada, il Parlamento monocamerale ucraino, con il voto favorevole di 299 deputati, 32 astenuti e 33 che non hanno votato.
Reportage da Kherson
Telegiornale 27.07.2022, 22:00