I militari del Niger hanno affermato, in una dichiarazione alla TV, di aver rovesciato il regime del presidente Mohamed Bazoum. "Noi, le forze di difesa e di sicurezza riunite all'interno del Cnsp, abbiamo deciso di porre fine al regime che conoscete", quello del presidente Bazoum, ha dichiarato il colonnello Amadou Abdramane affiancato da altri nove militari in divisa.
"Tutte le istituzioni derivanti dalla settima repubblica sono sospese. I segretari generali dei ministeri si occuperanno del disbrigo di affari correnti. Le forze di difesa e di sicurezza stanno gestendo la situazione. Tutti i partner esterni sono invitati a non "ingerire", si legge in una dichiarazione del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp).
"Le frontiere terrestri e aeree sono chiuse fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata e da oggi (giovedì) è stabilito il coprifuoco dalle 22 alle 5 per tutto il territorio fino a nuovo avviso", aggiunge il Cnsp.
La dichiarazione dei militari arriva dopo una giornata di tensione a Niamey, segnata da quello che il regime ha definito "un cambiamento di umore" da parte della guardia presidenziale, che da mercoledì mattina detiene il presidente Bazoum nella sua residenza ufficiale. I colloqui tra le due parti per cercare di trovare una soluzione sono per ora falliti mentre alcuni Paesi tra cui USA e Francia chiedono la liberazione "immediata" del presidente deposto.