Sono oltre 200 le persone uccise nell'ovest del Niger, vicino al confine con il Mali, negli ultimi sei giorni in seguito a una serie di attacchi di stampo jihadista. Si tratta degli attentati più letali degli ultimi anni: ella sola giornata di domenica, 137 persone hanno perso la vita per mano degli islamisti affiliati al sedicente Stato islamico e Al Qaida.
Questo intensificarsi degli attacchi è la prima grande sfida per il neoeletto capo di Stato Mohamed Bazoum, che succede a Mahamadou Issoufou. Una vittoria, la sua, confermata proprio domenica dalla Corte costituzionale del Niger.
"Prendendo sistematicamente di mira i civili, questi criminali armati superano un nuovo limite nella loro barbarie", ha dichiarato il portavoce del Governo Zakaria Abdourahamane in un comunicato letto alla televisione pubblica. "Il Governo - ha proseguito - condanna questi atti barbari perpetrati da individui senza legge e senza fede" e ha decretato "tre giorni di lutto nazionale".
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