La procura di Grosseto ha pubblicato oggi, lunedì, le motivazioni della sentenza che ha condannato a 16 anni di carcere l'ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Nel naufragio della nave all'Isola del Giglio morirono 32 persone, fra viaggiatori e personale. Secondo la corte "questi decessi non ci sarebbero mai stati" se l'emergenza fosse stata gestita "con perizia e diligenza".
L'ultimo viaggio della Costa Concordia
Per quanto riguarda la pratica dell'"inchino", invece, i giudici ritengono che "portare una nave, con quelle caratteristiche e a quella velocità, così in prossimità dell'isola" è una scelta "criminale". Nessun rilievo alla nave, invece "pienamente conforme alle prescrizioni, sotto il profilo del funzionamento e dell'efficienza dei sistemi di sicurezza".
La lettura della sentenza
ANSA 12.02.2015, 00:36
In 533 pagine le autorità hanno così ricostruito dettagliatamente la tragedia del 12 gennaio 2012. L'unico responsabile di entrambi gli eventi (l'impatto della nave con lo scoglio davanti all'Isola del Giglio e la gestione dell'emergenza) rimane solo Francesco Schettino.
Ansa/px