Il premier italiano Giuseppe Conte, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, ha dichiarato che il suo esecutivo (il cosiddetto Conte bis) è pronto a completare la legislatura (fino al 2023) e ha elencato le priorità del Governo, tra le altre, il rilancio del Sud (sarà destinata alle regioni meridionali il 34% della spesa pubblica), la riforma della giustizia (obbiettivo velocizzare i processi), la riforma del fisco (riduzione della pressione fiscale e lotta all'evasione, ora pari a 100 miliardi).
Per quanto riguarda la questione migratoria, Conte ha dichiarato che: "Uno dei 29 punti del nostro programma è intervenire sui decreti sicurezza, per recepire le premure espresse dal Presidente Mattarella. Senza clamore stiamo ottenendo risultati sul fronte sbarchi e ricollocamenti". Conte lancia così più di una stoccata all'ex alleato di Governo, il leader della Lega (ed ex ministro dell'interno nonchè vicepremier), Matteo Salvini che sostiene: "Conte racconta balle vergognose sull'immigrazione, nel 2019 siamo a 11'439 arrivi, di cui 6'304 da settembre a oggi grazie al Governo delle poltrone e dei porti aperti".
Conte, risponde agli attacchi di Salvini sostenendo che diminuiscono gli sbarchi, meno di dodicimila nel 2019 (rispetto al doppio dello scorso anno), e salgono a 98 i migranti ricollocati ogni mese da settembre scorso, (rispetto alla media di 21 nel precedente esecutivo con Salvini). Sono i numeri frutto delle politiche dell'esecutivo Conte bis sul tema migranti, un miglioramento dei risultati che - secondo il premier - è frutto degli accordi di Malta nonostante i porti "mai chiusi".
Alludendo alla precedente gestione del leader leghista nel ruolo di ministro dell'Interno, Conte chiarisce che "i nostri porti non sono mai stati chiusi, la differenza era di trovare soluzioni automatiche o meno, la differenza era tenerli in mare più giorni o meno giorni". Ed è esplicito un suo riferimento a passate strumentalizzazioni sulla questione migranti: "Avete visto che nel dibattito generale non ci sia più l'immigrazione, è uscita dai radar. Vedete come la propaganda politica possa agire: stiamo ottenendo risultati senza clamori, migliorando la performance degli sbarchi e dei ricollocati".
"Ritengo che" la Lega "sia una forza pienamente legittimata a partecipare al gioco democratico. Quello che mi ha meravigliato è il modo con cui Salvini interpreta la sua leadership, con slabbrature e strappi istituzionali", ha detto Conte. "Questa modalità di interpretare il suo ruolo la ritengo insidiosa, la Lega in sé no".