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Covid-19, Lombardia travolta dalle inchieste

La gestione dell'emergenza nel mirino della magistratura: dai morti nelle case anziani, ai test sierologici, agli appalti - Travolto il presidente della regione, Fontana

  • 26 luglio 2020, 20:17
  • 22 novembre, 18:52
Il grattacielo sede della Giunta regionale della Lombardia

Il grattacielo sede della Giunta regionale della Lombardia

  • RSI
Di: Ansa/M. Ang. 

I morti nelle case anziani, la mancata zona rossa nella bergamasca, i test sierologici a Pavia, l'ospedale nei padiglioni della Fiera di Milano. E poi gli appalti sui camici ospedalieri, una vicenda, quest'ultima, che ha travolto il presidente della regione in persona, il leghista Attilio Fontana. Il Coronavirus sta lasciando in Lombardia anche un lungo elenco di inchieste. Decine di fascicoli che intendono far luce sulla gestione dell'emergenza nella regione più colpita dal virus, quasi 17'000 vittime e oltre 95'000 contagi. Molti sono ancora senza indagati e senza ipotesi di reato, altri annotano già le prime iscrizioni. Come quella sulla fornitura di 75'000 camici anti-Covid, poi trasformata in donazione, che vede il governatore Attilio Fontana, appunto, accusato di frode.

02:15

Lombardia, indagato Fontana

Telegiornale 25.07.2020, 22:00

Da settimane le varie procure sono al lavoro per stabilire se sia stato fatto tutto il possibile per contenere la diffusione della pandemia e per accertare che nessuno abbia tentato di approfittarsi della situazione straordinaria per il proprio tornaconto.

I dubbi sulla qualità delle mascherine e la mancata chiusura della Valseriana

Le carte acquisite dagli investigatori non si contano, comprese quelle della regione Lombardia relative all'idoneità delle mascherine acquisite da una azienda di pannolini. E pure le testimonianze si sprecano, tra cui quella del premier Conte e dei ministri Speranza e Lamorgese per l'indagine sulla mancata chiusura della Val Seriana.

Il nuovo ospedale COVID di Milano e l'ipotesi peculato sui test

Spese e consulenze vengono passate al setaccio dalla guardia di finanza, come nel caso dell'inchiesta, ancora conoscitiva, sulla costruzione dell'ospedale nei padiglioni dell'ex Fiera di Milano, circa 200 posti letto di terapia intensiva che hanno fatto registrare un indice di occupazione molto basso. Ipotizza il peculato e la turbativa d'asta l'inchiesta di Pavia sui test sierologici, che vede indagati i vertici del Policlinico San Matteo e della multinazionale Diasorin, accusati di un ingiusto vantaggio all'azienda rispetto alle concorrenti.

Spunta il nome di Salvini. L'ira del leader leghista

E proprio nelle carte di quest'ultima inchiesta è spuntato il nome del leader della Lega, Matteo Salvini, scatenando la reazione piccata del responsabile del Carroccio: "Una vergogna, giustizia alla Palamara. Quando la Lega tornerà al Governo, la riforma della giustizia è la prima cosa che farà".

I morti nelle Residenze sanitarie assistenziali

La principale eredità giudiziaria del Coronavirus è però rappresentata dalle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), dal Pio Albergo Trivulzio alla Fondazione Don Gnocchi. Anche in questo caso viene tirata in ballo la Regione Lombardia, che con la delibera dell'8 marzo ha consentito l'invio di persone positive al virus nelle strutture per alleggerire la pressione sugli ospedali.

Spetterà ai magistrati stabilire eventuali responsabilità per i numerosi morti, con le famiglie che chiedono alla Comunità europea di vigilare sulle indagini. Perché, dicono, potrebbero esserci gli estremi per il reato di crimini contro l'umanità.

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