Le operazioni per la riconquista di Raqqa, capitale dell'autoproclamato Stato islamico, sono state caratterizzate da attacchi indiscriminati che vanno considerati "potenziali crimini di guerra". Ad accusare la coalizione a guida statunitense (con tedeschi e francesi) è un rapporto redatto da Amnesty International, in cui si parla di migliaia di civili morti o feriti sotto le bombe e di intere famiglie sterminate.
I raid aerei e i bombardamenti di artiglieria durarono dal 6 giugno al 17 ottobre dello scorso anno, in appoggio all'assedio ad opera delle Forze democratiche siriane a conduzione curda. Gli abitanti erano intrappolati in città, senza via di fuga. La ricerca dell'ONG si basa sulle visite compiute in 42 siti e su 112 interviste a testimoni.
pon