La Commissione europea e la NATO hanno annunciato sabato che sono in atto verifiche ai loro sistemi informatici a seguito del massiccio cyberattacco avvenuto negli Stati Uniti. Gli hacker sono riusciti a compromettere il software Orion dell'azienda americana SolarWinds, utilizzato per la gestione e la supervisione di reti informatiche di grandi aziende o amministrazioni.
I sospetti degli esperti di sicurezza informatica convergono su Mosca e venerdì il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha ufficializzato questa accusa. "È stata un'impresa molto estesa e penso che ora possiamo dire abbastanza chiaramente che sono stati i russi", ha dichiarato. La Russia ha fermamente negato di essere coinvolta in questa vicenda, dichiarando di non condurre operazioni offensive nel cyberspazio.
Il presidente, Donald Trump, ha minimizzato l'accaduto. "Il cyber attacco è più grande nelle Fake news di quanto non lo sia nella realtà. Sono stato informato e tutto è sotto controllo. Russia, Russia, Russia è il canto che si leva quando accade qualsiasi cosa perché" i media sono "pietrificati dal valutare la possibilità che sia stata la Cina (e potrebbe esserlo)", ha twittato.
Un funzionario della NATO ha reso noto che "il software SolarWinds è utilizzato da un'ampia gamma di governi e organizzazioni, comprese alcune entità della NATO", dove però "in questo momento non è stata compromessa la sicurezza di alcuna rete".