I Paesi membri dell’OPEC e i 10 Stati alleati dell’organizzazione hanno concordato per agosto un ritocco al rialzo per la produzione di petrolio nella misura di 648'000 barili al giorno.
Lo ha reso noto lo stesso cartello degli Stati esportatori di greggio, attraverso un comunicato diffuso oggi, giovedì. Non si è invece discusso in merito ai livelli di produzione per il mese di settembre.
L’incremento deciso dall’OPEC non sarà tuttavia sufficiente a frenare l’impennata dei prezzi che è stata determinata dalla guerra in Ucraina. Verso mezzogiorno i mercati hanno reagito poco all'annuncio della decisione, che era peraltro ampiamente prevista. Dall'inizio del conflitto il prezzo del Brent del Mare del Nord, il greggio di referenza per l'Europa, è aumentato di oltre il 16%. Quello dello statunitense WTI di oltre il 17%.
Caro carburante, tra Franco ed Euro
Il Quotidiano 28.06.2022, 21:00