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Dalla mafia alla politica

Caso Kuciak: alla 'ndrangheta bastano pochi passaggi per fare breccia nel cuore del potere centrale di un paese

  • 2 marzo 2018, 13:00
  • 23 novembre, 02:21
Ucciso insieme alla compagna

Ucciso insieme alla compagna

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“L'aspetto più significativo della vicenda slovacca è che sono bastati pochi passaggi per andare dal potere mafioso al cuore di quello politico: una cosa sconvolgente”. Il procuratore antimafia di Catanzaro Antonio de Bernardo va dritto al nodo della questione. L'intervista andata in onda venerdì mattina durante Modem, su Rete1, riguarda il caso dell’omicidio di Jan Kuciak, il giovane giornalista d'inchiesta slovacco freddato poiché stava conducendo un’inchiesta sui legami a doppio filo fra 'ndrangheta e politici locali. Un lavoro costato la sua vita e quella della sua compagna. Dietro il grilletto, appunto, vi sarebbero killer al soldo della potente mafia calabrese.

Un articolo, quello del giovane reporter, che pone al centro del problema i fondi europei per la coesione. Soldi pubblici, che valgono un terzo del bilancio europeo: soldi che vanno alle regioni più svantaggiate, una sorta di perequazione finanziaria per aiutare i paesi con un PIL più basso.

Negli ultimi 15 anni, ci spiega la giornalista Maria Maggiore, corrispondente a Bruxelles per varie testate, i paesi del centro e dell’est dell’Europa hanno assorbito molto questi fondi. In Slovacchia i fondi che arrivano rappresentano il 3% del prodotto interno lordo. Una percentuale che potrebbe aumentare: in futuro dovrebbero essere ridotti i fondi per il sud del Vecchio Continente, a vantaggio dei paesi dell’est, più poveri.

“Il tema del duplice omicidio a Bruxelles è sulla bocca di tutti – continua Maggiore - La Commissione ha inviato una lettera alle autorità slovacche per esigere chiarimenti. Dei 15 miliardi erogati sull’arco di sette anni a favore della Slovacchia, 8 milioni sarebbero scomparsi. Forse nell’ambito della concessione di fondi agricoli, con progetti di sviluppo rurale mai realizzati”.

Intanto l’OLAF, l’ufficio antifrode dell’Unione europea, ieri (giovedì) ha dichiarato aver aperto un’inchiesta dopo aver appreso di probabili irregolarità proprio grazie agli articoli di Kuciak, che ha pagato con la vita i risultati del suo lavoro di giornalista.

ludoC/Modem


35:47

LA MAFIA ALL’EST

Modem 02.03.2018, 08:20

  • reuters


01:18

Dalla mafia alla politica

RSI Info 02.03.2018, 15:45

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