Mercoledì l'Unione europea, con una dichiarazione rilasciata dal capo della sua diplomazia Josep Borrell, ha messo in guardia contro ogni attacco portato alla sua infrastruttura energetica.
"Qualsiasi interruzione deliberata delle infrastrutture energetiche europee è completamente inaccettabile e sarà accolta con una risposta forte e unita", ha affermato Borrell a nome dei 27 Stati membri dell'UE: "Tutte le informazioni disponibili indicano che le perdite osservate sui gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico sono il risultato di un atto deliberato".
"Questi incidenti non sono una coincidenza e ci riguardano tutti", ha detto Josep Borrell, rimarcando che l’UE sosterrà "qualsiasi indagine per far luce su cosa è accaduto e perché e adotteremo ulteriori misure per aumentare la resilienza della sicurezza energetica".
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva già menzionato martedì sera "un atto di sabotaggio" dopo l'incontro con il primo ministro danese Mette Frederiksen.
Il danno causato ai due gasdotti Nord Stream è stato osservato il giorno dell'inaugurazione di un gasdotto tra Norvegia e Polonia, il Baltic Pipe, con una capacità di 10 miliardi di metri cubi di gas all'anno, costruito per ridurre la dipendenza degli europei dal gas russo.
NordStream sabotato?
Telegiornale 27.09.2022, 20:00
Sospettata, Mosca accusa a sua volta gli Stati Uniti
La procura generale della Federazione russa ha aperto un'inchiesta per terrorismo internazionale per far luce sulle perdite a entrambi i gasdotti Nord Stream, con ogni probabilità causate da atti di sabotaggio, e ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, che si terrà venerdì. Sospettata di essere all'origine dell'evento, la Russia punta invece il dito contro gli Stati Uniti, che a loro volta respingono ogni accusa. Dalle tubature è fuoriuscita in mare almeno la metà delle 350'000 tonnellate di metano che contenevano, causando un grave inquinamento. Il resto uscirà entro domenica, si stima. I timori per il futuro dei gasdotti ha fatto inoltre impennare di nuovo il prezzo sul mercato, che negli ultimi giorni era calato: sul mercato di Amsterdam alla chiusura di mercoledì si sono toccati i 207 euro al megawattora, +11,3% rispetto alla vigilia.