L’esercito russo sta cercando di avanzare su sette fronti in Donetsk e Luhansk, nell’est dell’Ucraina: lo ha dichiarato lo Stato maggiore di Kiev. Nella giornata di ieri, mercoledì, l’esercito ucraino – precisano i militari - ha respinto pesanti attacchi nella regione di Kharkiv, in direzione di Kupyansk, a Lyman, a Serebryansk (Luhansk). Vi sono stati duri combattimenti pure sulla linea del fronte a Bakhmut (Donetsk) e Avdiivka.
Un portavoce del raggruppamento delle truppe di Tavria (che integra l’area di competenza a sud-est, che comprende Avdiivka, Marinka e Robotyne) ha del resto rimarcato che dicembre è il mese più difficile dell’anno per le forze di difesa ucraine. “I russi hanno preso d’assalto Marinka e Avdiivka (Donetsk) senza sosta, subendo perdite significative ma continuando ad avanzare. Stanno cercando di ottenere il controllo di territori prima della fine dell’anno o forse hanno altre scadenze. Se si considera il numero di assalti e la pressione esistente sulle nostre unità, l’ultimo mese di quest’anno è il più difficile”, ha detto il militare di Kiev.
Intanto esplosioni sono state udite giovedì notte nella Crimea occupata, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa RBC-Ucraina, che cita il canale locale Krymsky Wind (Vento di Crimea). Quattro deflagrazioni consecutive sono state segnalate nel distretto di Krasnoperekopsk, circa 150 chilometri a nord di Sebastopoli.
Kiev si sta intanto organizzando per incrementare la sua potenza di fuoco senza dover aspettare troppo i nulla osta occidentali. Infatti, campioni di proiettili di artiglieria da 155 mm prodotti in Ucraina sono già in fase di test e la loro produzione in serie sarà avviata nel 2024: lo ha annunciato il ministro ucraino per le Industrie strategiche, Oleksandr Kamyshin.
“L’Ucraina ha iniziato a sviluppare proiettili da 155 mm. Abbiamo già dei prototipi con cui stiamo effettuando dei test. Abbiamo intenzione di iniziare la loro produzione di massa l’anno prossimo”, ha detto il ministro. L’avvio della produzione in serie dipende dai partner, ha aggiunto, soprattutto dai fornitori di polveri da sparo conformi agli standard NATO, che non sono prodotte in Ucraina.
Il calibro da 155 mm è di fatto quello standard per le dotazioni d’artiglieria dei Paesi NATO e riguarda tanti armamentii ormai diffusi in Ucraina come gli obici americani M777, gli obici semoventi tedeschi PzH (Panzerhaubitze) 2000 e KRAB polacchi, i cannoni italo-britannici FH70 e gli obici francesi montati su camion Caesar. Nella stessa ottica va vista la produzione autonoma di mezzi blindati ucraini, sempre allo scopo di non dipendere dalle forniture occidentali.
Notiziario delle 11:00 del 28.12.2023
Notiziario 28.12.2023, 11:30
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