Sono passati 10 anni dalla morte di Steve Jobs, ma il suo mito resta vivo: il cofondatore della Apple resta un simbolo di innovazione e creatività nell’immaginario collettivo.
Ha rivoluzionato più volte il mondo dell’informatica, in particolare con le interfacce grafiche che negli anni ’80 si sono imposte come metodo di comunicazione tra macchina e essere umano e mettendo Internet in tasca grazie agli smartphone. La sua immagine resta attrattiva e lucrativa, con il più volte ripetuto "Stay hungry, stay foolish", libri e film incentrati sulla sua figura, le numerose aste di suoi cimeli.
Nel corso della sua vita Apple è passata dall’orlo del fallimento a valere miliardi di dollari, restando sinonimo di innovazione. Dal 2011, qualche mese prima della morte di Jobs, le redini sono passate a Tim Cook e se il successo finanziario non può essere messo in dubbio, con l’azienda che potrebbe superare nei prossimi mesi i 3'000 miliardi di dollari di valore, l'azienda ha perso l’aura di "laboratorio di rivoluzioni". A ogni presentazione di un nuovo prodotto con la mela, fatta da Cook in pieno stile Jobs, si moltiplicano le critiche di mancanza di capacità di innovazione.
Steve Jobs ancora sul grande schermo
Telegiornale 22.01.2016, 21:00