“Cento giorni e nessun segno di un ritorno”: migliaia di israeliani hanno manifestato per 24 ore sabato e domenica a Tel Aviv (e molte migliaia di dimostranti sono scesi anche nelle strade di città europee come Londra e Berlino) per chiedere il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, mentre il conflitto esploso con gli attacchi del 7 ottobre è entrato nel suo quarto mese.
100 giorni di guerra a Gaza
Telegiornale 14.01.2024, 20:00
Erano circa 250 le persone che il movimento islamico ha portato con sé nella Striscia di Gaza. Gli scambi di prigionieri durante la tregua di fine novembre ha permesso a un centinaio di loro di tornare a casa, ma 132 mancano ancora all’appello. Di questi 25 sono morti, ma i loro corpi non sono finora stati restituiti. Hamas ha diffuso in serata un video (non datato) in cui si vedono tre degli ostaggi ancora in vita, che chiedono al loro Governo di agire perché possano tornare in libertà.
Netanyahu sempre meno popolare
Telegiornale 14.01.2024, 20:00
“Non permetteremo che il mondo li dimentichi”, ha affermato il ministro della difesa Yoav Gallant, ma il Governo non ferma la campagna militare che ha già causato oltre 23’000 morti nella Striscia e il premier Benyamin Netanyahu, nei confronti del quale molti manifestanti hanno espresso la loro sfiducia, avverte che ci vorranno ancora “molti mesi di guerra”.
Non la vede così l’opposizione. Il leader centrista Yair Lapid, parlando ai manifestanti, ha detto che “Yahya Sinwar (il leader militare di Hamas, ndr) lo potremo uccidere anche a febbraio, ma gli ostaggi vanno riportati a casa subito”.
Oltre che nella Striscia, i combattimenti continuano a toccare anche il Libano, da dove è partito il razzo anticarro che ha ucciso una donna di 70 e suo figlio in un villaggio del nord di Israele. Il marito della donna è rimasto ferito. In risposta, secondo i media locali, Israele avrebbe lanciato una serie di raid aerei.